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Nata negli Stati Uniti, di madre giapponese e padre svizzero-tedesco-statunitense, è divenuta cittadina italiana dalla primavera del 2006. Nota anche come Kay Sandvick, dal 1995 ha adottato legalmente il cognome del suo padre naturale, Rush, in luogo di quello del patrigno, Sandvick. Ha studiato scrittura creativa all’università di Milwaukee (Wisconsin) ma prima di laurearsi decide di partire per New York all’età di 18 anni. Poco dopo si trasferisce a Parigi dove lavora per un breve periodo come modella. Nel 1980 arriva in Italia ed inizia a lavorare come deejay a “Le Cinemà” una discoteca di Milano. Viene notata da Claudio Cecchetto che le propone di collaborare con Radio Deejay come tecnico del suono e poi al programma Deejay Television su Italia 1, dove si occupa di scrivere e realizzare tutte le interviste agli artisti internazionali. È sua la voce del famoso ‘Disc-o’Clock’. Nel 1986 la RAI le affida la conduzione di Hit parade quindi di Discoring e della sezione rock del “Festival di San Remo” (1989). Partecipa anche a Va’ pensiero nel 1987. Nel 1990 diventa sommelier e giornalista professionista (iscritta all’Albo nell’elenco stranieri). Nello stesso anno scopre una passione per la montagna ed i viaggi in luoghi lontani, tra i quali India, Nepal, Tibet e Perù. Ha vissuto quattro anni a Madonna di Campiglio. Torna negli Stati Uniti per studiare all’Actor’s Studio. Nel 1991 ricompare sugli schermi televisivi italiani affiancando Raimondo Vianello nella conduzione di Pressing. Nel 1992 si dedica quindi al teatro, dove riscuote un buon successo di critica per il suo ruolo di Helena Charles nell’opera teatrale di John Osborne Ricorda con rabbia per la regia di Diego Pesaola (Zap Mangusta). Dopo un nuovo periodo di assenza torna sui teleschermi nel 1995 per seguire una serie di eventi speciali dedicati alla montagna per Tele+2. Nel 1996 è nel cast della fiction Pazza famiglia 2 di e con Enrico Montesano e dal 1997, per i successivi tre anni, le vengono affidate le interviste e i collegamenti dal backstage del “Concerto del 1º Maggio” con Piero Chiambretti. Nel 1997 recita inoltre al fianco di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello nel film tv “Quattro assi per una rapina” della serie I misteri di Cascina Vianello.
Nel 1998 si trasferisce in Francia (dove tuttora possiede una casa a Chamonix). Dallo stesso anno conduce e si occupa della programmazione musicale di Montecarlo Nights su Radio Monte Carlo, trasmissione notturna dedicata alla musica jazz, soul, lounge e chill out. Prosegue il suo costante impegno radiofonico ma nel 2000 viene chiamata dalla televisione spagnola Telecinco per condurre il programma d’avanguardia, culturale e d’attualità Nosolomusica che diventa presto un cult. Lascia la casa in Francia per vivere a Madrid e comincia a fare la spola tra Italia e Spagna. Nel 2003 lascia la conduzione di Montecarlo Nights per dedicarsi interamente a Nosolomusica, di cui diventa uno degli autori. In Italia conduce su Studio Universal, canale satellitare di Sky Italia, Hollywood’s Greatest Stunts, una rubrica dedicata agli stuntman più famosi d’America. Nello stesso anno si sposa dopo 3 anni di fidanzamento, con lo spagnolo Ismael Santos, ex-campione e capitano della squadra di basket, Real Madrid. Dal 2007, è la presentatrice ufficiale della serata di premiazione di Rock Master, una competizione di arrampicata che si svolge ad Arco di Trento. Nel 2008 e 2009, è presente come giornalista al Trentino Film Festival dove si occupa di intervistare i personaggi più importanti del mondo della montagna.
Dopo 4 anni di attività in Spagna, torna definitivamente in Italia dove viene richiamata da Radio Monte Carlo; le viene affidata la conduzione di due programmi scritti e ideati da lei stessa: Rush Hour, un programma quotidiano di attualità internazionale e Unlimited, programma di musica deep house in onda durante il week-end. Dal 2005 al 2012 Kay pubblica quattordici compilations di successo della serie Kay Rush Presents Unlimited. Nel giugno 2007 esce il suo primo romanzo, Il seme del desiderio, per l’editore Sonzogno RCS. Kay Rush ha anche aperto numerosi blog su internet tra i quali Kay Rush, Rush Hour Chiama Himalaya, Rush Hour nel pallone, Rush Hour Unplugged e Rush Hour – il Mondo di Kay Rush sulla grande rete di Blogosfere.